16 Giugno 2020

Agricoltura e tecnologia, salvaguardia e prevenzione

Tra il 2017 e il 2019 il valore del settore agricolo è cresciuto da 100 a 450 milioni, un boom in un contesto economico recente spesso non facile, ma notevolmente agevolato dall’apporto della tecnologia.

Secondo quanto riporta l’osservatorio Agrifood il valore attuale dell’agricoltura in Italia corrisponde al 5% mondiale, dopo essere cresciuto di altri 70 milioni di euro rispetto al 2018, ovvero del 22% in soli dodici mesi. L’agricoltura 4.0 è quindi la principale prospettiva per garantire al settore di soddisfare le necessità del mercato, abbattendo i costi e possibilmente salvaguardando l’ambiente.

Innumerevoli sono i vantaggi che gli agricoltori hanno riscontrato attraverso l’introduzione di tecniche di lavoro innovative, in particolare con benefici alla produzione, alla distribuzione e alla semplificazione delle singole fasi di raccolta e trasformazione dei prodotti. Secondo l’osservatorio, vengono riscontrate positività su ogni fronte, come ad esempio abbattendo le emissioni attraverso l’uso di macchinari avanzati e smart (dieci litri in meno per ogni ettaro, vengono risparmiato 6 euro per ogni 10mila metri quadri) o ridurre sostanzialmente l’utilizzo di fertilizzanti e parassitari (riduzione pari al 10-15%).

Brochesia ha avuto il piacere di essere stata scelta dall’ Università degli Studi di Sassari, Dipartimento Agraria, Sez. Ingegneri del Territorio – Meccanizzazione ed Impiantistica Agraria per portare avanti il progetto “Utilizzo della Realtà Aumentata in ambito agricolo”.

Nell’utilizzo delle nostre soluzioni software, hanno rilasciato delle dichiarazioni nelle quali hanno sottolineato gli aspetti positivi di Brochesia. Inoltre il dipartimento mette evidenza quelle che potrebbero essere le opportunità future se, nel tempo, si lavorasse in sinergia per sviluppare soluzioni specifiche per il settore agricolo.

<< Il nostro Team di ricerca, ha fatto alcune considerazioni sia sull’utilizzo che sulle potenzialità e futuro impiego di B View e B Step. Come già osservato nei nostri precedenti studi, l’utilizzo di un sistema tecnologicamente avanzato che permetta ad un tecnico (o ad un professionista) di vedere in maniera nitida e immediata ciò che vede l’operatore in campo, consente di fornire un’assistenza da remoto che, indubbiamente, rappresenta un importante elemento spendibile all’interno di un’azienda agraria. Infatti, l’agricoltore avrebbe, in questo modo, la possibilità di condividere, in tempo reale, il suo campo visivo tramite B View con un tecnico durante le procedure di manutenzione ed assistenza delle macchine trattrici, operatrici ed in generale, di tutte le attrezzature agricole. Tutto questo avrebbe dei vantaggi diretti sulla tempestività degli interventi, oltre che un risparmio di tipo economico, evitando la presenza in loco di tecnici specializzati. Inoltre, le numerose funzionalità previste da B View permetterebbero una elevata interattività tra l’operatore in campo con gli smart glasses e il tecnico al computer. Sempre legato alla manutenzione e controllo delle macchine agricole (mungitrici, operatrici ecc.) potrebbe essere utilizzata la soluzione B Step con la messa a punto di processi specifici per tale scopo, a sostegno sia degli agricoltori che dei tecnici o professionisti nello svolgimento di procedure complesse. La possibilità che fornisce B Step, di raggiungere tali informazioni scannerizzando un codice QR, rappresenta un aspetto importante per la fruizione puntuale e precisa delle metodologie da seguire. B Step potrebbe essere utilizzato anche per la realizzazione di tutorial interattivi da sottoporre ai lavoratori stagionali per istruirli e guidarli nelle novità di processo all’interno dell’azienda agraria. Inoltre, insieme a Brochesia, andremo a valutare quali sono le prestazioni di termocamere a basso costo per applicazioni in ambito agricolo>>

<<Continuano sostenendo che lo scopo è quello di rendere questo sistema accessibile a tutti, ovvero rendere comprensibile l’output ad operatori con diversi livelli di scolarizzazione. La termografia, infatti, è un sistema “non invasivo” adatto allo studio ed al controllo delle produzioni in ambito zootecnico e agricolo. I vantaggi ottenibili potrebbero essere estremamente applicativi in ambito diagnostico, dando dei risultati di immediata lettura. La vera novità dello studio che si vuole intraprendere risiede sul fatto che il sistema che si andrà a testare riguarda l’utilizzo di termocamere associate a smart glasses. In aggiunta, apprendiamo che la spiacevole situazione che stiamo vivendo a livello mondiale, ha già condizionato il mondo lavorativo applicando nuove regole che gravano sul datore di lavoro di qualsiasi tipologia di azienda. Nell’ottica, dunque, di salvaguardare la sicurezza dei lavoratori, l’utilizzo di una termocamera collegata ad un dispositivo “indossabile”, troverebbe un’applicazione ancora più ampia rispetto a quelle già elencate. Lo studio andrà a valutare anche gli aspetti legati agli utilizzatori, che andranno a testare direttamente questo sistema in diverse condizioni lavorative. Particolare attenzione sarà posta sulle performances e sul livello di usabilità di tale tecnologia, per mettere in evidenza i vantaggi ma anche i punti critici che andranno opportunamente valutati in fase di ottimizzazione del prodotto finito, nell’ottica di un auspicabile inserimento di tale tecnologia in campo.>>

In conclusione il dipartimento sostiene che, al momento, la chiave di volta potrebbe essere rappresentata dalla stretta collaborazione tra le aziende sviluppatrici e il mondo della ricerca scientifica. Infatti, solo la profonda conoscenza del campo applicativo, e delle criticità insite nelle diverse attività agricole, potrebbe portare ad una larga diffusione di tale tecnologia e, parallelamente, alla produzione di risultati estremamente positivi per l’intero comparto agricolo.

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